Gestione Acque Reflue Archivi - Comune di Brindisi https://www.comune.brindisi.it/progetti/ambiente/gestione-acque-reflue/ Wed, 18 Dec 2024 11:04:07 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.8.1 https://www.comune.brindisi.it/wp-content/uploads/2024/11/cropped-stemma-brindisi-fivicon-32x32.png Gestione Acque Reflue Archivi - Comune di Brindisi https://www.comune.brindisi.it/progetti/ambiente/gestione-acque-reflue/ 32 32 Scarico sub irrigazione https://www.comune.brindisi.it/novita/scarico-sub-irrigazione/ Sun, 31 Dec 2023 23:00:37 +0000 https://www.comune.brindisi.it/?post_type=notizia&p=2238 Scarico sub irrigazioneAttivazione scarico di acque reflue domestiche tramite il sistema della sub-irrigazione, sub-irrigazione drenata, fitodepurazione – Regolamento Regionale 26 maggio 2016, n. 7 In cosa consiste: Il cittadino che ha un immobile ubicato in una zona […]

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Scarico sub irrigazione
Attivazione scarico di acque reflue domestiche tramite il sistema della sub-irrigazione, sub-irrigazione drenata, fitodepurazione – Regolamento Regionale 26 maggio 2016, n. 7

In cosa consiste:
Il cittadino che ha un immobile ubicato in una zona non servita da fognatura pubblica, può richiedere l’attivazione dello scarico di acque reflue domestiche, tramite il sistema della subirrigazione mediante  chiarificazione e stabilizzazione in vasche settiche tipo Imhoff. La subirrigazione è un trattamento applicato ad un effluente di una vasca IMHOFF o di una fossa settica  che permette lo smaltimento ed una ulteriore depurazione del refluo, sfruttando le capacità depurative del  terreno, di natura meccanica, chimica e biologica.

Come si richiede: 
Per la richiesta di autorizzazione occorre compilare il modulo prestampato, reperibile presso il Settore Ecologia Ambiente  o in questa pagina allegando i sottoelencati documenti, come indicato nell’allegato 5 del R.R. n. 7/2016:

Documentazione amministrativa:

  • Copia del documento di riconoscimento del richiedente;
  • Titolo in base al quale viene inoltrata l’istanza di autorizzazione e/o di voltura e rinnovo;
  • Titolo autorizzatorio edilizio urbanistico  dell’insediamento oggetto di autorizzazione allo scarico;
  • copia della vecchia autorizzazione rilasciata dall’Amministrazione Comunale o dalla ASL  (solo in caso di voltura e rinnovo dell’autorizzazione);
  • copia dei formulari di smaltimento dei fanghi di esubero (solo in caso di voltura e rinnovo dell’autorizzazione);
  • n. 2 Marche da bollo di importo pari ad € 16,00.

Elaborati grafici realizzati e firmati da tecnico abilitato – contenuto minimo, in duplice copia:

  • planimetria della zona, scala 1:2000, con rappresentazione schema fognario  (evidenziando in rosso il punto di recapito nel corpo ricettore e l’edificio interessato);
  • planimetria di massima dell’edificio, almeno 1:200, con rappresentazione delle differenti canalizzazioni di smaltimento dei reflui domestici e pluviali, pozzetti di ispezione e di prelievo campioni, sifone di cacciata, rappresentazione grafica del percorso dei reflui prima dell’immissione nel corpo recettore.

Relazione tecnica redatta e firmata da tecnico abilitato – contenuto minimo:

  • ubicazione viaria e catastale delle unità immobiliari servite dallo scarico;
  • identificazione anagrafica di tutti coloro che hanno, al momento della domanda, diritti d’uso per proprietà, affitto o altro, sulle unità immobiliari servite dallo scarico e che pertanto avranno la titolarità dell’autorizzazione;
  • descrizione dell’impianto di smaltimento fornendo inoltre i dati progettuali di dimensionamento e la descrizione degli interventi di manutenzione periodica da effettuare;
  • descrizione del corpo recettore e del percorso che i reflui effettueranno prima dell’immissione, nel caso di scarico sul suolo deve essere specificato che si tratta di un insediamento o di un edificio isolato oppure che non è tecnicamente possibile o eccessivamente oneroso effettuare il tipo di allacciamento/scarico;
  • indicazione dello stato di efficienza delle fosse, della pendenza e del recapito finale, oltre agli interventi di manutenzione periodica da realizzare;
  • indicazione della presenza o meno di pozzi per la captazione delle acque nel raggio di 25 metri dal punto in cui i reflui verranno a contatto con il suolo o con gli strati superficiali del sottosuolo;
  • dichiarazione asseverata a firma di tecnico abilitato dalla quale si attesti la buona funzionalità della rete di sub-irrigazione, che faccia esplicito riferimento alla mancanza di impaludamenti, affioramenti, infiltrazioni (anche in altre proprietà), cattivi odori, ecc. attribuibili all’esistente smaltimento dei reflui negli strati superficiali del suolo. (solo in caso di voltura e rinnovo dell’autorizzazione).
  • Ogni altro elemento richiesto e necessario, previsto nell’allegato 5 al R.R. n. 7/2016

Relazione geologica, conforme  a quanto indicato nell’allegato 5, redatta e firmata da tecnico abilitato – necessaria in ogni caso in cui ci sia uno scarico sul suolo oppure quando sia utilizzato un sistema di trattamento che preveda la subirrigazione o comunque l’immissione dei reflui negli strati superficiali del sottosuolo. La stessa deve definire: la stabilità dell’impianto; la permeabilità del suolo; l’interazione tra impianto e suo scarico con la falda acquifera; la presenza di pozzi per approvvigionamento idrico; il recettore ultimo di scarico (vedasi in dettaglio allegato 5R.R. n. 7/2016).
Ricevuta di versamento di importo pari a € 60,00. Il versamento dell’importo di cui sopra, dovrà essere effettuato sull’IBAN: IT 68T  01030   15900   000001975066   – Tesoreria Comune di Brindisi -Banca Monte dei Paschi di Siena Brindisi con causale: “rilascio autorizzazione scarico in subirrigazione – Ufficio Ecologia Ambiente ”. 
Dichiarazione sostitutiva ai sensi degli artt. 45 e 46 del d.p.r. 445/2000

CONTATTI:
Responsabile del Procedimento:  Dott. Biologo Vincenzo Carella
Tel: 0831.229267
Fax: 0831.229678
Indirizzo sede: Piazza Matteotti, 1 – Settore Ecologia – Ambiente
Pec: ufficioprotocollo@pec.comune.brindisi.it 

TEMPI
L’autorizzazione viene rilasciata entro 20 giorni dalla data di consegna della richiesta.
Al di fuori dell’Ambito di applicazione dell’Autorizzazione Unica Ambientale (A.U.A.) di cui al D.P.R. 13 marzo 2013 n. 59, l’autorizzazione è valida per quattro anni dal momento del rilascio. Un anno prima della scadenza il titolare dello scarico deve chiederne il rinnovo all’autorità competente.
In caso di rinnovo il richiedente dovrà presentare istanza al Settore Ecologia Ambiente con la quale dichiara che non siano variate le condizioni tecnico strutturali che hanno dato luogo al rilascio della originaria autorizzazione, secondo gli atti già in possesso della Amministrazione Comunale

COSTI

  • 1 Marca da bollo da euro 16,00 per la richiesta.
  • Ricevuta di versamento di importo pari a € 60,00, in caso di richiesta di autorizzazione ex novo o in caso di voltura o rinnovo dell’autorizzazione, quali costi di istruttoria.

NORMATIVA DI RIFERIMENTO/REGOLAMENTI

  • D.lgs. 3 aprile 2006, n. 152 e ss.mm.ii.
  • D.lgs. 18.08.00 n. 267
  • Regolamento regionale n. 26 del 12.12.2011
  • Regolamento Regionale 26 maggio 2016, n. 7
  • D.P.R. 59 del 13.03.2013

    ALLEGATI:

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Deposito temporaneo https://www.comune.brindisi.it/novita/deposito-temporaneo/ Sun, 31 Dec 2023 23:00:18 +0000 https://www.comune.brindisi.it/?post_type=notizia&p=2239 Deposito temporaneoScarico reflui in deposito temporaneo – Regolamento Regionale 26 maggio 2016, n. 7 Modifiche ed integrazioni al Regolamento Regionale del 12 dicembre 2011 n. 26 recante“Disciplina degli scarichi di acque reflue domestiche o assimilate alle domestiche […]

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Deposito temporaneo
Scarico reflui in deposito temporaneo – Regolamento Regionale 26 maggio 2016, n. 7
Modifiche ed integrazioni al Regolamento Regionale del 12 dicembre 2011 n. 26 recante“Disciplina degli scarichi di acque reflue domestiche o assimilate alle domestiche di insediamenti di consistenza inferiore ai 2.000 A.E., ad esclusione degli scarichi già regolamentati dal S.I.I. ( Attuazione dell’ art. 100, comma 3 del D.Lgs 152/06 e SS.MM.II)”.

Cosa disciplina la disposizione:
Il deposito temporaneo delle acque reflue non è consentito per nuove costruzioni.

  1. Per insediamenti esistenti alla data di entrata in vigore del regolamento regionale n. 7/2016 e di consistenza fino a 20 A.E., qualora risulti manifesta l’impossibilità tecnica di provvedere all’adeguamento o di realizzare l’impianto di trattamento appropriato conformemente al suddetto regolamento, è possibile prevedere – quale deroga al trattamento appropriato – il deposito temporaneo delle acque reflue.

Il deposito temporaneo dei liquami mediante utilizzo di vasche a tenuta, con estrazione periodica ed idoneo smaltimento degli stessi deve rispettare i sistemi di gestione e le caratteristiche costruttive di cui all’allegato 4 – punto 4.1.

  1. Ai fini della deroga al trattamento appropriato, il produttore del refluo deve inoltrare apposita comunicazione al Comune di Brindisi – Settore Ecologia Ambiente . La comunicazione deve essere corredata da relazione asseverata, redatta da tecnico abilitato, comprovante le circostanze tecniche che rendono impossibile l’adeguamento e/o la realizzazione del trattamento secondo le disposizioni del presente regolamento, nonché dalla documentazione indicata nell’Allegato 6. L’Autorità competente, a seguito di verifica, rilascia idoneo nulla osta entro 60 giorni dalla ricezione della medesima. In assenza di pronuncia, il nulla osta si intende acquisito.
  2. Per gli insediamenti esistenti di cui al punto a. ricadenti in aree che, essendo incluse negli agglomerati individuati nel vigente Piano regionale di Tutela delle Acque, saranno servite da pubblica fognatura, la deroga assume carattere provvisorio, nelle more della realizzazione della rete fognaria. L’efficacia del nulla osta cessa al momento della realizzazione della pubblico fognatura e l’utenza dovrà essere obbligatoriamente allacciato alla stessa, non patendo più essere consentito il deposita temporanea di acque reflue. L’allacciamento dovrà avvenire nei tempi che saranno individuati da/l’ufficio competente e secondo le modalità previste dal soggetto gestore. Qualora specifiche criticità territoriali rendano impossibile il rispetto delle caratteristiche tecnico -costruttive di cui all’allegato 4 – punto 4.1, è rimessa alle valutazioni dell’Autorità competente l’eventuale rilascio di nulla osta al deposito temporaneo mediante opere con caratteristiche tecnico-costruttive diverse, previo parere di compatibilità igienico-sanitaria dell’ASL territorialmente competente, fermo restando il rispetto delle finalità del presente regolamento e di ogni ulteriore disposizione vigente in materia.

Come effettuare la richiesta:

Il cittadino che intende  richiedere il Nulla Osta per gli usi consentiti dalle leggi, deve inoltrare istanza compilando un modulo prestampato, reperibile sul sito internet istituzionale in formato elettronico. La domanda va corredata dai seguenti documenti (in caso di deposito temporaneo delle acque reflue, il produttore del refluo deve inoltrare la seguente documentazione di cui all’allegato 6 al Regolamento Regionale n. 26/2011 e ss.mm.ii).

Documentazione Amministrativa

  • Copia del documento di riconoscimento del richiedente;
  • Copia della concessione edilizia, Permesso di Costruire, Concessione edilizia in sanatoria;
  • Documentazione attestante il titolo che consente l’uso dell’area su cui insiste il deposito temporaneo (nel    caso    di    area    di    proprietà    del    richiedente    l’autorizzazione,   può    essere    presentata un’autocertificazione).
  • Copia dei Formulari smaltimento dei rifiuti (FIR) presso i centri di smaltimento autorizzati;

Ricevuta di versamento di importo pari a € 25,00. Il versamento dell’importo di cui sopra, dovrà essere effettuato sull’IBAN: IT 68T  01030   15900   000001975066   – Tesoreria Comune di Brindisi -Banca Monte dei Paschi di Siena Brindisi con causale: “nulla osta deroga deposito temporaneo fossa Imhoff – Ufficio Ecologia Ambiente ”.
Progetto del sistema di deposito temporaneo contenente i documenti sottoelencati (in formato cartaceo e digitale)

  1. Relazione tecnica asseverata, nella quale siano indicati:
  1. le motivazioni di ordine tecnico che rendono impossibile l’adeguamento e/o la realizzazione di un sistema di trattamento appropriato nonché l’allacciamento alla rete fognaria;
  2. calcolo del carico idraulico e inquinante da stoccare e del numero di abitanti equivalenti (A.E.);
  3. dimensionamento della vasca a tenuta stagna e tipologia;
  4. modalità di smaltimento delle acque reflue in deposito temporaneo;
  5. compatibilità del sistema di deposito temporaneo con i vincoli gravanti sull’area di intervento;
  6. Sussistenza dei requisiti di cui all’allegato 4 punti 1.1. o 1.2;
  1. Stralcio foglio catasto terreni con l’indicazione delle particelle catastali interessate da/l’insediamento e dalla vasca di stoccaggio e la localizzazione di opere di captazione delle acque sotterranee esistenti;
  2. Stralcio aerofotogrammetria in scala 1:500 indicante collocazione della vasca di stoccaggio e relative coordinate geografiche (secondo il sistema di riferimento/datum WG584 fuso 33N), nonché i vincoli gravanti sull’area di intervento;
  3. Planimetria generale, pianta e sezioni del sistema, in opportuna scala.

Accertamento condizioni di assimilabilità (limitatamente agli scarichi di acque reflue assimilabili alle domestiche) contenente i documenti sottoelencati:

  • Iscrizione Camera di Commercio e codice ISTAT dell’attività;
  • Documentazione attestante il verificarsi delle condizioni previste dai commi 2 e 3 dell’art. 3 del Regolamento Regionale n. 26 del 12.12.2011 e ss.mm.ii.;
  • Relazione  contenente le informazioni necessarie a valutare il processo di formazione dello scarico;
  • Referti analitici  in numero sufficiente ad  attestare  la qualità  delle  acque  reflue prodotte nell’arco  dell’intero  ciclo  produttivo  ( in  caso  di  impianto  esistente  o  successivamente all’attivazione di nuovo impianto).

Dichiarazione sostitutiva ai sensi degli artt. 45 e 46 del d.p.r. 445/2000

CONTATTI:
Responsabile del Procedimento:  Dott. Biologo Vincenzo Carella
Tel: 0831.229267
Fax: 0831.229678
Indirizzo sede: Piazza Matteotti, 1 – Settore Ecologia – Ambiente
Pec: ufficioprotocollo@pec.comune.brindisi.it 

TEMPO PREVISTO:
Una volta pervenuta l’istanza, l’Ufficio procede all’istruttoria delle stesse, seguendo l’ordine di arrivo delle
pratiche, laddove  non risultano carenze documentali procede al rilascio del Nulla Osta entro 60 giorni.
Il titolo si intende tacitamente rinnovato ogni quattro anni, salvo che  l’immissione e l’impianto di gestione delle acque reflue abbia subito modifiche strutturali tali da determinare variazioni rilevanti delle caratteristiche quali – quantitative e/o del recapito finale dello scarico; in tale ultimo caso i titolari degli stessi sono tenuti a darne immediata comunicazione all’Autorità competente, con contestuale inoltro di apposita istanza di nuovo nulla osta.

NORMATIVA DI RIFERIMENTO/REGOLAMENTI

  • D.lgs. 3 aprile 2006, n. 152 e ss.mm.ii.
  • Regolamento Regionale n. 26 del 12.12.2011;
  • Delibera di Giunta Regionale n. 70 del 09.02.2016;
  • Regolamento Regionale 26 maggio 2016, n. 7;

ALLEGATI:

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