Notizie Archivi - Comune di Brindisi https://www.comune.brindisi.it/tipi_notizia/notizie/ Thu, 28 Aug 2025 10:24:40 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.8.1 https://www.comune.brindisi.it/wp-content/uploads/2024/11/cropped-stemma-brindisi-fivicon-32x32.png Notizie Archivi - Comune di Brindisi https://www.comune.brindisi.it/tipi_notizia/notizie/ 32 32 Aree di parcheggio e servizi di trasporto pubblico per i giorni della festa patronale (6 e 7 settembre 2025) https://www.comune.brindisi.it/novita/aree-di-parcheggio-e-servizi-di-trasporto-pubblico-per-i-giorni-della-festa-patronale-6-e-7-settembre-2025/ Thu, 28 Aug 2025 10:24:40 +0000 https://www.comune.brindisi.it/?post_type=notizia&p=3940 Si gode meglio una festa patronale, se si conoscono le aree presso le quali parcheggiare e come raggiungere i luoghi, in cui l’evento si anima. Comune di Brindisi e Società trasporti pubblici – premettendo che vi […]

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Si gode meglio una festa patronale, se si conoscono le aree presso le quali parcheggiare e come raggiungere i luoghi, in cui l’evento si anima.

Comune di Brindisi e Società trasporti pubblici – premettendo che vi sarà interruzione di traffico su viale Domenico Mennitti (già via del Mare) – stanno predisponendo tutto per tempo, attrezzando ampie aree di parcheggio (una in più da 600 posti rispetto agli altri anni) e potenziando le linee di trasporto pubblico per sabato 6 e domenica 7 settembre prossimi.

Parcheggi: per un totale di 2700 posti, sono state individuate 7 aree di parcheggio chiamate a servire, quanti – residenti e no – intendono recarsi al centro da vari luoghi.

Parcheggio Stadio «Franco Fanuzzi» – (400 posti). È indicato preferibilmente per chi proviene da SS16 – Bari e si può raggiungere il Centro grazie alle Linee urbane ordinarie: 4 (fino alle ore 22:10) Linee urbane aggiuntive: 5 (fino alle 01:30).

Parcheggio Bosco ex Collegio «Tommaseo» – (200 posti). È indicato preferibilmente per chi proviene da SS16 – Bari e si può raggiungere il Centro grazie alle Linee urbane ordinarie: 3, 4 (fino alle 22:10) e AP (sino alle 23:45 con fermata utile su via De Simone) Linee urbane potenziate: 5 (fino alle 01:30).

Parcheggio «Parco Cillarese» – (200 posti). È indicato preferibilmente per chi proviene da SS16 – Bari e si può raggiungere il Centro grazie alle Linee urbane ordinarie: 3 e 4 (fino alle 22:10), AP (fino alle 23:45) Linee urbane potenziate: 5 (fino alle 01:30).

Parcheggio Ospedale «Perrino» – (50 posti). È indicato per chi proviene da SS7 e si può raggiungere il Centro grazie alle Linee urbane ordinarie: 4 (fino alle ore 22:10) Linee urbane potenziate: 1, 26 (fino alle 01:30).

Parcheggio «Brin Park» – (250 posti). È indicato preferibilmente per chi proviene dalla SS7 e si può raggiungere il Centro grazie alle Linea urbana potenziata: 11 (fino alle 01:30).

Parcheggio di via Arno – (1000 posti). È indicato preferibilmente per i residenti e per chi proviene da SS16 – Lecce e si può raggiungere il Centro con Navetta gratuita da/per via del Mare dalle 19:00 alle 02:00 Linee urbane potenziate: 1 e 5 (sino alle 01:30).

Parcheggio Sant’Apollinare – (600 posti). È la nuova area di parcheggio individuata ed è indicata preferibilmente per i residenti e per chi proviene da SS16 – Lecce e si può raggiungere il Centro con Navetta autobus gratuita da/per via del Mare dalle ore 18:00 alle ore 01:00 (frequenza 10 min).

Motobarca – Il servizio della Motobarca prevede il Collegamento diretto Villaggio Pescatori –Montenegro: dalle ore 18:00 alle ore 02:00 nonché il Collegamento diretto Sant’Apollinare – Stazione Marittima: dalle ore 20:00 alle ore 01:00 (Titolo di viaggio corsa semplice: € 1,20).

Giova ricordare che la predisposizione delle ampie aree di parcheggio ha determinato il potenziamento delle linee urbane dei bus.

Le LINEE URBANE POTENZIATE sono le linee 1, 5, 7, 8, 11 e 26. Esse prolungheranno il servizio per i quartieri della città con corse che si protrarranno fino alle ore 01:30 seguendo i seguenti percorsi:

  • Linea 1: Centro (via Bastioni Carlo V – via Prov. per Lecce) – Bozzano (viale Francia – via Prov. per Lecce) – San Paolo – San Pietro – Perrino – Viale Arno (Consorzio ASI); frequenza 30 minuti;
  • Linea 5: viale Arno (Consorzio ASI) – Centro (Stazione FS) – Paradiso – Casale – Porticciolo Turistico – viale Arno (Consorzio ASI); frequenza 45 minuti;
  • Linea 7: Centro (via Bastioni Carlo V – via Prov. per Lecce) – La Rosa – Tuturano – Centro; frequenza 50 minuti;
  • Linea 8: Centro (via Bastioni Carlo V) – Sant’Elia – Sant’Angelo – Centro (via Bastioni Carlo V); frequenza 45 minuti;
  • Linea 11: Centro Commerciale «Brin Park» – Centro (via Bastioni Carlo V) – Centro Commerciale «Brin Park»; frequenza 30 minuti;
  • Linea 26: Centro (via Bastioni Carlo V) – Cappuccini – Ospedale «Perrino» – viale Commenda – cavalcavia De Gasperi – via Bastioni Carlo V; frequenza 30 minuti.

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I provvedimenti adottati dalla Giunta comunale nella seduta del 21 agosto 2025 https://www.comune.brindisi.it/novita/i-provvedimenti-adottati-dalla-giunta-comunale-nella-seduta-del-21-agosto-2025/ Thu, 21 Aug 2025 15:56:16 +0000 https://www.comune.brindisi.it/?post_type=notizia&p=3913 La Giunta comunale di Brindisi nella seduta di oggi, 21 agosto 2025, ha approvato il programma delle iniziative previste per i festeggiamenti in onore dei Santi Patroni. Il programma, condiviso con la Parrocchia “Visitazione e San […]

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La Giunta comunale di Brindisi nella seduta di oggi, 21 agosto 2025, ha approvato il programma delle iniziative previste per i festeggiamenti in onore dei Santi Patroni.

Il programma, condiviso con la Parrocchia “Visitazione e San Giovanni Battista” nella Pontificia Basilica Cattedrale di Brindisi, sarà reso noto nei dettagli nel corso di una conferenza stampa convocata per le ore 11 di mercoledì 27 agosto nella Sala “Mario Marino Guadalupi” del Comune di Brindisi.

L’esecutivo cittadino ha approvato inoltre la compartecipazione del Comune di Brindisi alla rassegna d’arte organizzata da Endas Provinciale di Brindisi sulla Scalinata Virgiliana per domenica prossima, 24 agosto. Tale rassegna d’arte, che vedrà coinvolti numerosi artisti provenienti da varie provincie pugliesi, si intitola “Endas in arte” ed è inserita nel programma “Nuovi Orizzonti” nell’ambito delle attività socio-culturali che l’Endas promuove al fine di stimolare il senso di appartenenza e il sentimento di identità civile.

Nel corso della stessa seduta, la Giunta comunale ha provveduto ad approvare la compartecipazione del Comune di Brindisi alla presentazione della squadra di calcio della S.S. Brindisi FC S.r.l. che partecipa al Campionato 2025/2026. L’evento è in programma nella Sala Colonna a Palazzo Granafei Nervegna per la serata di domani, 22 agosto 2025, dalle ore 19 alle ore 22.

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Giulia Vecchio si racconta: il 27 agosto a Brindisi “Il Viaggio di un’Attrice” https://www.comune.brindisi.it/novita/giulia-vecchio-si-racconta-il-27-agosto-a-brindisi-il-viaggio-di-unattrice/ Wed, 20 Aug 2025 06:31:35 +0000 https://www.comune.brindisi.it/?post_type=notizia&p=3903 Ridefinire la comicità partendo dalla fragilità: è la cifra di Giulia Vecchio. Mercoledì 27 agosto, alle ore 20.30, nel giardino dell’ex Convento “Santa Chiara” a Brindisi, la Fondazione Nuovo Teatro Verdi e il Comune di Brindisi […]

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Ridefinire la comicità partendo dalla fragilità: è la cifra di Giulia Vecchio.

Mercoledì 27 agosto, alle ore 20.30, nel giardino dell’ex ConventoSanta Chiara” a Brindisi, la Fondazione Nuovo Teatro Verdi e il Comune di Brindisi organizzano “Il viaggio di un’attrice”, un incontro a ingresso libero fino a esaurimento posti. A condurre sarà la regista e attrice Sara Bevilacqua, in un dialogo che intreccia aneddoti, curiosità e riflessioni sulla vita e sul mestiere di un’attrice capace di muoversi tra teatro, radio, televisione e cinema con un linguaggio sempre riconoscibile.

Giulia Vecchio è oggi uno dei volti più interessanti della nuova scena comica italiana. Non si è imposta con clamore, non ha bruciato le tappe: la consacrazione è arrivata nel 2025 con il premio come “Personaggio rivelazione” ai Tv Talk Awards, un riconoscimento che segna una crescita fatta di tenacia, resistenze e ripartenze. Figlia di Brindisi, città in cui i talenti spesso faticano a emergere, ha scelto il teatro come primo campo di prova, innamorandosi della vertigine della scena davanti a un anfiteatro greco. Da lì ha costruito il suo mestiere sotto la guida di Sara Bevilacqua, senza strade già segnate: Miss Italia come parentesi inattesa, la scuola come terreno difficile, il palcoscenico come unica bussola.

Il pubblico televisivo l’ha incontrata ne “Il paradiso delle signore”, per poi seguirla a “Bar Stella” e al “GialappaShow”, dove ha impresso un tratto personale: imitazioni che diventano personaggi, miniature critiche costruite con precisione drammaturgica, corpo e ritmo. Prima di tutto però resta il teatro, suo primo amore, da cui si è mosso un percorso coerente in cui il riso diventa materia fragile e potente, capace di restituire uno sguardo originale sulla realtà.

Miss Italia, racconta, fu soprattutto un atto di amore paterno; la scuola, un banco di prova più che un trampolino. Eppure, proprio da queste contraddizioni ha tratto la forza di costruire un’identità scenica oggi solida e libera. “Per fare un tavolo ci vuole un fiore”, diceva don Tonino Bello: Giulia ha spesso ricordato questa frase, anche quando Brindisi si candidava a Capitale italiana della Cultura 2027. E quel fiore, coltivato tra ostacoli e piccoli gesti, è sbocciato in un percorso che la colloca oggi tra le voci più promettenti della scena italiana.

L’incontro di Brindisi sarà un viaggio dentro questo cammino: gli esordi, la ricerca di un’identità, la fatica, le parodie nate da un’osservazione attenta e mai superficiale, la capacità di trasformare le contraddizioni in linfa creativa. Un dialogo a due voci – con Sara Bevilacqua, sua prima stella polare – che mostrerà come la comicità possa diventare specchio sincero e implacabile del presente, senza perdere leggerezza e ironia. Il premio ai Tv Talk Awards è la tappa più recente di una carriera che non smette di sorprendere e che a Brindisi, sua città d’origine, si racconta senza filtri.

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Gaia in concerto a Brindisi per il Ferragosto di “Meridiani d’Estate” https://www.comune.brindisi.it/novita/gaia-in-concerto-a-brindisi-per-il-ferragosto-di-meridiani-destate/ Tue, 05 Aug 2025 09:21:28 +0000 https://www.comune.brindisi.it/?post_type=notizia&p=3815 A Brindisi il Ferragosto suona con la voce di Gaia. Venerdì 15 agosto, alle 21.30, sul lungomare di viale Regina Margherita, piazza San Teodoro d’Amasea, la cantautrice italo-brasiliana porta in scena il suo “Live Estate 2025”. […]

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A Brindisi il Ferragosto suona con la voce di Gaia. Venerdì 15 agosto, alle 21.30, sul lungomare di viale Regina Margherita, piazza San Teodoro d’Amasea, la cantautrice italo-brasiliana porta in scena il suo “Live Estate 2025”.

L’ingresso è libero. Il concerto è uno degli appuntamenti più attesi della rassegna “Meridiani d’Estate 2025”, il cartellone di spettacolo e cultura organizzato dalla Fondazione Nuovo Teatro Verdi con il Comune di Brindisi.

Gaia Gozzi, classe 1997, approda a Brindisi con un live che segna una tappa importante del suo percorso artistico. L’ultimo progetto discografico, “Rosa dei Venti”, è uscito lo scorso 21 marzo e segna il primo album completamente in italiano dell’artista. Un lavoro di tredici tracce – dodici inediti più il brano sanremese “Chiamo io, chiami tu” – che segna una tappa evolutiva nel suo percorso, tra pezzi immediati e altri più pensati, con un equilibrio nuovo tra energia e introspezione. A Brindisi Gaia porterà una scaletta che mescola i brani dell’ultimo disco con quelli che l’hanno lanciata. Accanto a “Cuore amaro”, “Boca” e “Chega”, anche “Sesso e Samba”, il pezzo pubblicato con il rapper Tony Effe per l’estate 2024, quattro dischi di platino e una prova della naturalezza con cui Gaia attraversa pop, urban e ritmi brasiliani.

Nata nel 1997, Gaia Gozzi entra nel panorama musicale nel 2016, arrivando in finale a X Factor con la squadra di Fedez. La consacrazione arriva nel 2020 con la vittoria ad Amici, che la proietta nella scena mainstream. L’album d’esordio “Genesi e la riedizione “Nuova Genesi ottengono riscontri positivi, spinti dal successo radiofonico di “Chega che diventa disco di platino. Quindi Gaia evita scorciatoie promozionali, piuttosto sceglie collaborazioni mirate (da Madame a Carl Brave, da Rkomi a Guè, da Sick Luke a Ernia) e mantiene un’identità musicale che unisce elementi urban, ritmi sudamericani e scrittura personale. Nel 2021 partecipa al Festival di Sanremo con “Cuore amaro” e nel 2023 presta la voce alla protagonista Asha nel lungometraggio Disney “Wish, nella versione italiana della colonna sonora. Nel 2024 torna sul palco dell’Ariston nella serata delle cover con “Fa strano (Lady Marmalade)”, insieme a BigMama, La Niña e Sissi.

Nel 2025 rientra in gara a Sanremo con “Chiamo io, chiami tu, che diventa uno dei brani chiave del nuovo album. Il disco “Rosa dei Venti conferma l’evoluzione di Gaia come cantautrice capace di unire istinto pop e attenzione ai testi. Le tracce spaziano tra episodi intimi e brani più energici seguendo una mappa sonora che riflette il suo doppio sguardo culturale: italiano per lingua, brasiliano per radice ritmica. A riconoscere il suo percorso è anche “Forbes Italia, che nel 2023 l’ha inserita tra i cinque under 30 italiani che avranno il maggior impatto sulla musica del futuro.

Il concerto di Brindisi arriva nel pieno del suo tour estivo. La data del 15 agosto rappresenta anche simbolicamente un punto di svolta nel cartellone di “Meridiani d’Estate 2025”, che prosegue poi con altri appuntamenti tra musica e teatro fino alla fine di agosto. Ma sarà la voce di Gaia, in una notte di mezza estate, a tracciare la rotta e a regalare al pubblico brindisino una tappa memorabile del suo viaggio musicale.

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“Rose di me”, il concerto di Paola Petrosillo a Brindisi per “Verdi in Città” https://www.comune.brindisi.it/novita/rose-di-me-paola-petrosillo/ Mon, 04 Aug 2025 09:52:24 +0000 https://www.comune.brindisi.it/?post_type=notizia&p=3803 A volte la musica non ha bisogno di alzare la voce per farsi ascoltare. A volte basta che dica la verità. Domenica 10 agosto, alle ore 21, sulla pietra chiara di piazza Duomo, nello spazio antistante […]

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A volte la musica non ha bisogno di alzare la voce per farsi ascoltare. A volte basta che dica la verità.

Domenica 10 agosto, alle ore 21, sulla pietra chiara di piazza Duomo, nello spazio antistante il Museo Archeologico “Ribezzo” di Brindisi, il cartellone di “Verdi in Città” si chiude così: con “Rose di me”, il concerto in trio della cantautrice brindisina Paola Petrosillo, accompagnata da Valerio Daniele alla chitarra e Marco Bardoscia al contrabbasso. L’ingresso è libero.

Rose di me” è un’immagine che si apre a più letture. Una rosa, forse, che nasce dentro. O frammenti di sé che affiorano con la forza e la grazia dei petali. Ma è, anzitutto, il titolo del primo disco da solista di Paola Petrosillo, artista da anni impegnata in un lavoro di ricerca musicale che intreccia scrittura, oralità, etnografia e suono. Nove canzoni nate “dal giardino degli ultimi dieci anni”, come ama dire lei: un diario in forma di musica che non alza il tono ma scava piano. Ogni pezzo è un piccolo tratto dentro: di una ferita, di una nostalgia, di un’infanzia che resiste sotto la pelle, di un dettaglio che resta anche mentre tutto cambia.

Paola Petrosillo canta come quando si racconta qualcosa a bassa voce, per pudore o per affetto. Ogni canzone ha il passo delle cose vere: porta con sé un odore, una stagione che non è mai andata né andrà via del tutto. Nel suo percorso artistico c’è spazio anche per il dialetto brindisino, usato non per guardare indietro ma per restare fedeli a qualcosa che vive ancora. Le parole arrivano dalla terra, dalla gente, dal mare, da un modo di stare al mondo che resiste nei gesti e nei suoni. Anche quando canta in italiano, la lingua madre resta nelle pause, negli accenti, nella forma delle frasi. Non serve sentirla per riconoscerla. È come la luce di certi pomeriggi: non si guarda ma si capisce che è casa.

Rose di me” sbocciano oggi ma il loro sangue è antico. Le canzoni sono scritte come si scrive una lettera: con urgenza, con una sincerità che si avverte prima di capirla. Dentro c’è tutto: il dolore, il silenzio, la memoria, la felicità fragile di certi attimi. La lingua è quella italiana ma l’accento è il suo, quello della vita vissuta a Brindisi, nei giorni di vento e nel tempo meridiano, quando l’infanzia non era ancora ricordo. Accanto a lei, Valerio Daniele e Marco Bardoscia sono co-autori di una narrazione che tiene insieme delicatezza e profondità. Le corde di Daniele disegnano paesaggi che cambiano con passaggi che si fanno rarefatti, elettrici, a tratti quasi invisibili. Bardoscia, che vanta collaborazioni importanti come quella con Paolo Fresu, crea uno spazio dove tutto può accadere. La loro musica non riempie, lascia spazio. E in quello spazio accade qualcosa.

Paola Petrosillo ha percorso strade diverse e ognuna le è rimasta addosso. Dalla canzone popolare alla scrittura in dialetto, dai progetti collettivi al lavoro per l’infanzia, ogni tappa le ha insegnato ad ascoltare prima di parlare, a cercare la voce giusta per ogni sentimento. Con “Rose di me”, il suo primo disco da solista, questa voce si è fatta ancora più chiara, più consapevole. Ha scelto di raccontarsi con semplicità, senza mai semplificare. E quando arriva Coda dell’occhio, il primo pezzo del disco diventato anche videoclip per la regia di Paco Maddalena, si capisce tutto. C’è uno sguardo che non si impone ma osserva. C’è un’intimità che non si nasconde ma si protegge. C’è una forza che non si mostra ma si sente.

Domenica 10 agosto, nella luce bassa di piazza Duomo a Brindisi, tutto questo prenderà forma. Senza effetti, senza barriere, senza distanza. Solo una voce, tre strumenti, una manciata di storie vere. “Rose di me” non chiude con fragore: lascia un silenzio pieno come dopo una verità detta sottovoce. Un concerto che non cerca conferme ma resta. Dove serve. In fondo, nella parte più nascosta dell’ascolto.

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Concerto all’alba: a Brindisi il piano di Mirko Signorile https://www.comune.brindisi.it/novita/concerto-allalba-a-brindisi-il-piano-di-mirko-signorile/ Sat, 02 Aug 2025 11:48:14 +0000 https://www.comune.brindisi.it/?post_type=notizia&p=3792 Un pianoforte all’alba, il porto che tace, la luce che arriva. A Brindisi il giorno comincia così. Venerdì 8 agosto, alle ore 4.30, torna il Concerto all’alba con “Piano Solo” sulla Scalinata Virgilio. L’iniziativa, a ingresso […]

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Un pianoforte all’alba, il porto che tace, la luce che arriva.

A Brindisi il giorno comincia così. Venerdì 8 agosto, alle ore 4.30, torna il Concerto all’alba con “Piano Solo” sulla Scalinata Virgilio. L’iniziativa, a ingresso libero, è tra le più attese della rassegna “Verdi in Città”, organizzata dalla Fondazione Nuovo Teatro Verdi con il sostegno del Comune di Brindisi, in collaborazione con Puglia Culture e il Polo Biblio-Museale di Brindisi. Quest’anno, a dare voce al nuovo giorno sarà il pianista Mirko Signorile, tra i più raffinati esploratori del linguaggio pianistico contemporaneo. Un artista che ha fatto del suono un territorio da abitare, da attraversare senza mappe costruendo un percorso originale tra jazz, scrittura, improvvisazione e forme che sfuggono a ogni definizione.

“Piano Solo” non è un recital tradizionale. È un’esperienza, un incontro tra suono e tempo, tra ascolto e luce. Il concerto comincerà al lume di candela, quando il porto sarà ancora avvolto nel buio e il respiro della città appena percettibile. Il sole sorgerà alle 5.52, ma la musica sarà già lì, a preparare il giorno, nota dopo nota. Mirko Signorile darà anima alla musica senza una scaletta chiusa. La sua cifra è l’improvvisazione, intesa come capacità di abitare il momento. Ogni brano nasce e si modifica nell’ascolto, nel dialogo con lo spazio, con le persone, con la luce che cambia. I riferimenti musicali si mescolano: frammenti melodici, armonie aperte, temi riconoscibili e variazioni libere. Una tessitura sonora fatta di tensione e calma, slancio e sospensione, forma e libertà.

Con Mirko Signorile, il pianoforte si fa strumento narrativo diretto, essenziale. Nessun orpello, nessun effetto: solo il suono, preciso e controllato, che costruisce atmosfere in continuo movimento. Le sue esecuzioni alternano momenti di lirismo a passaggi più sospesi e aperti. Il pubblico è coinvolto senza mediazioni, chiamato non a decifrare ma semplicemente ad ascoltare. La forza di questo concerto sta proprio nella sua immediatezza: ogni nota arriva senza filtri, nelle varianti cromatiche di un’alba che cambia minuto dopo minuto.

Lo scenario rende l’esperienza ancora più intensa. La Scalinata Virgilio, con il suo affaccio diretto sul porto, la pietra antica, il profilo della Colonna Romana, l’eco del mare. Tutto contribuisce a trasformare il concerto in un evento di paesaggio nel quale suono e luogo si fondono. Non c’è palco, non c’è sipario. Solo una città che si mette in ascolto di se stessa mentre il giorno si fa strada. Negli ultimi anni, il concerto all’alba a Brindisi ha acquisito un significato che va oltre il cartellone estivo. È diventato un rito collettivo di fiducia nella cultura. Un momento che unisce generazioni diverse, esperienze differenti, sensibilità lontane. C’è chi arriva per curiosità, chi torna ogni anno, chi si siede in silenzio sui cubi di marmo lungo la banchina, chi ascolta da lontano. Nessuno ha il posto riservato, nessuno ha il ruolo fisso. L’unica regola è esserci, davvero.

“Piano Solo” è un concerto costruito sull’essenziale. Nessuna messa in scena. Solo un pianoforte, un musicista e il tempo necessario per lasciare sorgere il suono. È un atto artistico e umano, fragile e potente, in cui ogni dettaglio – un respiro, una dinamica, un’incertezza – diventa parte del significato. Per chi suona, è un viaggio intimo, un’apertura totale. Per chi ascolta, un’opportunità rara di stare nel presente, senza distrazioni. Un concerto che non si può raccontare davvero ma solo vivere. Venerdì 8 agosto, alle 4.30, la città si ritroverà di nuovo sulla sua scalinata, affacciata sul giorno che nasce. E, ancora una volta, sarà la musica a dirci che vale la pena fermarsi, ascoltare, condividere. Anche solo per il tempo di un’alba.

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Brindisi, tributo a 883 e Max Pezzali 883 alla Scalinata Virgilio https://www.comune.brindisi.it/novita/brindisi-tributo-a-883-e-max-pezzali-883-alla-scalinata-virgilio/ Fri, 01 Aug 2025 10:30:30 +0000 https://www.comune.brindisi.it/?post_type=notizia&p=3789 È una questione di memoria collettiva, ma anche di parole semplici e ritornelli che sanno come farsi strada nella testa. Gli 838 – Tributo 883 & Max Pezzali arrivano a Brindisi martedì 12 agosto, alle ore […]

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È una questione di memoria collettiva, ma anche di parole semplici e ritornelli che sanno come farsi strada nella testa.

Gli 838 – Tributo 883 & Max Pezzali arrivano a Brindisi martedì 12 agosto, alle ore 21.30, in viale Regina Margherita, alla Scalinata Virgilio. Una serata con ingresso libero, inserita nella rassegna “Meridiani d’Estate 2025”, il programma estivo promosso dal Comune di Brindisi e dalla Fondazione Nuovo Teatro Verdi. Uno spazio urbano che si trasforma in palco collettivo per un concerto che riporta alla luce l’immaginario musicale di un’epoca intera: quello costruito dagli 883, tra gli anni Novanta e Duemila, e poi proseguito da Max Pezzali nella sua carriera solista.

Gli 838 non sono una semplice cover band: sono una macchina da live rodata con alle spalle centinaia di concerti in piazze, festival e club. Nati nel 2014, hanno costruito negli anni una proposta musicale capace di distinguersi per qualità esecutiva e capacità di coinvolgimento del pubblico. Il nome della band gioca ovviamente con quello originale ma il tributo è una rilettura coerente, una messa in scena fedele nei suoni ma libera nel modo di abitare il palco. È musica da cantare insieme ma anche uno spettacolo con tempi precisi, cambi di ritmo, ironia e improvvisazione.

Il concerto degli 838 è costruito per mantenere alta l’attenzione grazie a una scaletta che attraversa tutto il repertorio degli 883 e di Max Pezzali: “Hanno ucciso l’Uomo Ragno”, “Nord sud ovest est”, “Sei un mito”, “Come mai”, “Una canzone d’amore”, “Gli anni”, “La regola dell’amico”, “Rotta per casa di Dio”, “Nessun rimpianto”. Pezzi che non hanno mai smesso di circolare e che sono diventate, per molti, parte della colonna sonora personale. C’è chi ci è cresciuto, chi le ha ballate alle feste di scuola, chi le ascolta ancora oggi in auto. Il valore del tributo sta proprio qui: restituire quei brani nel loro impatto originale, ma con uno spirito attuale, vivo, dinamico.

La band si muove con naturalezza. Alla voce, Gerry Cucino guida lo show: la sua è una presenza scenica decisa ma mai ingombrante, in grado di tenere insieme la narrazione musicale con toni leggeri e grande capacità di connessione con il pubblico. Carlo De Vivo, alla chitarra, è il motore armonico del gruppo. Al basso, Rosario Reina alterna solidità e inventiva costruendo il groove che sostiene tutta la performance. Alle tastiere c’è Enrico D’Elia, che lavora sulla tessitura sonora e infine, alla batteria, Fortunato Anzalone garantisce potenza con un tocco che non perde mai il senso del tempo.

Ma ciò che rende speciale un concerto degli 838 non è l’atteggiamento. La band non si prende troppo sul serio ma prende molto sul serio ciò che fa. C’è un senso di gioco che attraversa tutto lo spettacolo: nei dialoghi con il pubblico, nelle improvvisazioni sul palco, negli scambi tra i componenti del gruppo. La scaletta è costruita con attenzione, tuttavia ogni serata può cambiare, può prendere direzioni impreviste. Questo rende lo show ogni volta diverso, ogni volta unico. Ma la forza degli 838 è anche la loro versatilità. Hanno una formazione compatta ma adattabile e sono in grado di gestire spazi diversi – dalla grande piazza al teatro, dal festival al club – modulando l’intensità del concerto in base al contesto. Il fulcro resta la musica, suonata bene, con cura, raccontata con leggerezza. L’obiettivo è sempre chiaro: far cantare, far ballare, far tornare alla memoria qualcosa che in fondo non se ne è mai andato.

Le canzoni degli 883 hanno avuto successo perché erano immediate, sincere, accessibili. Non cercavano la complessità ma nemmeno la banalità. Raccontavano storie quotidiane – l’amicizia, le prime cotte, le delusioni, i sogni, i viaggi in motorino – e le raccontavano con parole semplici ma efficaci. Gli 838 le portano in scena con rispetto e ironia. Nessuna nostalgia da cartolina ma solo voglia di stare insieme, di condividere una serata, di ascoltare dal vivo una musica che continua a dire qualcosa. Il concerto del 12 agosto alla Scalinata Virgilio è pensato per tutti. Per chi c’era allora e per chi è nato dopo. Per chi conosce a memoria ogni strofa e per chi viene solo per curiosità. Perché la musica pop, quando è fatta bene, non ha bisogno di introduzioni: basta che parta il ritornello giusto, il resto viene da sé.

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Brindisi Cabaret Show, quattro voci comiche sotto la Scalinata Virgilio https://www.comune.brindisi.it/novita/brindisi-cabaret-show-quattro-voci-comiche-sotto-la-scalinata-virgilio/ Thu, 31 Jul 2025 11:04:24 +0000 https://www.comune.brindisi.it/?post_type=notizia&p=3777 Un viaggio tra stili, accenti e risate con Cacioppo, La Ricotta, Ippolito e Terrafino C’è un tempo in cui il teatro si fa piazza e la leggerezza prende il posto della frenesia quotidiana. Questo tempo è […]

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Un viaggio tra stili, accenti e risate con Cacioppo, La Ricotta, Ippolito e Terrafino

C’è un tempo in cui il teatro si fa piazza e la leggerezza prende il posto della frenesia quotidiana. Questo tempo è il Brindisi Cabaret Show, in programma mercoledì 6 agosto alle ore 21, sotto la Scalinata Virgilio, per la rassegna “Meridiani d’Estate 2025” organizzata dalla Fondazione Nuovo Teatro Verdi e dal Comune di Brindisi. Quattro artisti, quattro visioni della comicità, quattro modi diversi di raccontare l’Italia da Sud, con le sue contraddizioni, i suoi paradossi e quella capacità tutta meridionale di ridere anche quando le cose non fanno ridere affatto. A salire sul palco, Giovanni Cacioppo, il trio La Ricotta, Gianni Ippolito e Tommy Terrafino. Insieme costruiranno un mosaico variegato di linguaggi comici, mescolando satira, improvvisazione, teatro popolare e cabaret puro.

Giovanni Cacioppo è noto da tempo al grande pubblico televisivo. Il suo stile asciutto e il ritmo imperturbabile delle battute lo hanno reso uno dei volti più riconoscibili della scuola di “Zelig” e “Colorado”, dove ha portato personaggi memorabili e una comicità a metà tra la malinconia e la disillusione. La sua carriera inizia negli anni Novanta con il “Maurizio Costanzo Show”, prosegue con il cinema – dove recita accanto ad Aldo, Giovanni e Giacomo e Giorgio Panariello – e si sviluppa anche a teatro in spettacoli come “L’uovo e la patata” e “In nomine patris”. Il suo è un umorismo pensato, spesso straniante, che parte dal reale per deragliare verso il grottesco.

Da Potenza arriva invece il trio La Ricotta, trentotto anni di carriera alle spalle, un’idea semplice diventata mestiere: far ridere portando in scena il paradosso della vita lucana. Peppino Centola, Mario Ierace e Antonio Centola hanno fatto della loro origine un marchio di fabbrica, raccontando in modo ironico e surreale la quotidianità del Sud. Hanno calcato palchi in tutta Italia, senza mai perdere il legame con la loro terra. Le loro gag veloci, i tempi comici serrati, la capacità di tratteggiare personaggi universali a partire da tic locali hanno conquistato pubblico e critica. Da “Zelig” a “Made in Sud” passando per tour teatrali e radio, il trio porta la verità filtrata dall’ironia: il paesone che “è vivibbbile”, le sagre, i parenti, la nostalgia e la testardaggine. La Ricotta è un pezzo di Sud che sa ridere di sé, con lucidità e affetto.

Gianni Ippolito, barese, viene dal teatro popolare e da una lunga militanza in commedie brillanti. Il suo percorso lo ha portato ad affiancare grandi nomi della televisione italiana – da Pippo Baudo a Maurizio Costanzo – partecipando a trasmissioni come “Domenica In”, “Casa Castagna”, “In famiglia”. Ma è soprattutto nella fiction che il pubblico lo ha imparato a conoscere: da “Un medico in famiglia” a “Nebbie e delitti”, da “Raccontami” a “Provaci ancora prof.”, ha dato prova di sapersi muovere tra ruoli diversi mantenendo sempre una cifra personale fatta di umanità e ironia. Sul palco, Ippolito alterna la parola brillante alla battuta surreale, costruendo monologhi che prendono spunto dalla realtà ma finiscono sempre per svelarne il lato più bizzarro.

Tommy Terrafino, infine, rappresenta la nuova generazione della comicità pugliese. Nato a Noicattaro e cresciuto a Turi, ha un passato nel duo “Savino e Terrafino” e una solida esperienza nelle piazze del Sud, prima di approdare – dopo la vittoria al Festival del Cabaret di Martina Franca nel 2014 – nel cast de “Il Boss dei Comici” su La7 e poi in quello di “Made in Sud” su Rai 2, dove debutta nel 2016 e resta tuttora uno dei volti più riconosciuti. Qui si afferma con due personaggi: il “vegano” e il “parcheggiatore”, figure nate da un’osservazione acuta della realtà quotidiana, portate in scena con scrittura precisa e spirito surreale. Terrafino è anche autore e capocomico, ideatore del laboratorio CabarNet in Valle d’Itria, e protagonista di spettacoli come “Veganissimo me”. La sua forza sta nel giocare con le contraddizioni del presente, nella capacità di raccontare un mondo che cambia senza mai prendersi troppo sul serio.

Il Brindisi Cabaret Show è una serata pensata per far ridere ma anche per raccontare – tra le righe – un pezzo di Sud. Un Sud che si reinventa, che si prende in giro. Perché ridere, in fondo, è sempre un modo per resistere.

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“Verdi in Città”: “Schools of Rock” torna live in piazza Duomo https://www.comune.brindisi.it/novita/verdi-in-citta-schools-of-rock-torna-live-in-piazza-duomo/ Wed, 30 Jul 2025 09:41:34 +0000 https://www.comune.brindisi.it/?post_type=notizia&p=3769 La scuola sale sul palco. E stavolta suona rock. Martedì 5 agosto, alle ore 21, piazza Duomo a Brindisi ospita “Schools of Rock. Brindisi suona insieme”, il concerto che riporta in scena i docenti delle scuole […]

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La scuola sale sul palco. E stavolta suona rock.

Martedì 5 agosto, alle ore 21, piazza Duomo a Brindisi ospita “Schools of Rock. Brindisi suona insieme”, il concerto che riporta in scena i docenti delle scuole musicali della città, non nei panni di insegnanti ma di musicisti. Dopo il successo dello scorso maggio al Nuovo Teatro Verdi, la band torna per una serata all’aperto, nello spazio antistante il Museo archeologico “Francesco Ribezzo”, con una nuova scaletta e lo stesso spirito collettivo.

L’appuntamento fa parte della rassegna “Verdi in Città”, organizzata dalla Fondazione Nuovo Teatro Verdi con il sostegno del Comune di Brindisi e la collaborazione di Puglia Culture e del Polo Biblio-Museale di Brindisi. L’ingresso è libero. A chiusura del concerto, degustazione di vini offerta dalle cantine “Otri del Salento” e “Vignuolo”.

Sul palco, una band compatta guidata dalla voglia di suonare insieme, fuori dal ruolo di insegnanti, per tornare semplicemente musicisti. Una scelta che mette in gioco relazioni, intese, linguaggi, e che racconta un’idea di scuola come ambiente vivo, nel quale la formazione passa anche dalla presenza. La scaletta attraversa cinquant’anni di rock, dai grandi classici agli anni Novanta e Duemila. Pezzi che segnano epoche e che tornano a parlare al presente con la loro forza espressiva: “Stairway to Heaven”, “Heroes”, “Rock ‘n’ Roll”, “One”, “The Great Gig in the Sky”, solo per citarne alcuni. Ogni pezzo è scelto non solo per il suo valore musicale ma per ciò che rappresenta nel vissuto di chi suona e di chi ascolta.

La band è formata da Chiara Furgu e Danilo Pronat alle voci, Massimo D’Astore e Dario Nigro alle chitarre, Michele Maggio alle tastiere, Cosimo Romano al basso, Salvatore Nobile e Camillo Fasulo alla batteria. Insegnanti di lungo corso, con esperienze diverse e radici comuni nel tessuto musicale della città, portano sul palco un progetto nato all’interno della rassegna “Verdi in Rock”, che nei mesi scorsi ha coinvolto le scuole musicali del territorio in un dialogo concreto. Un’occasione per far emergere una rete silenziosa ma attiva, fatta di allievi, famiglie, maestri e collaboratori che, spesso senza sovrastrutture, tengono in piedi una parte importante della vita culturale della città.

“Schools of Rock” è la sintesi di tutto questo. Un concerto, sì, ma anche un momento di restituzione: verso chi ha partecipato, chi ha sostenuto, chi ha seguito. La musica, in questo caso, non è solo forma artistica ma strumento di riconoscimento, di costruzione collettiva. Il palco non è vetrina ma luogo di relazione. E i musicisti che lo abitano, per una sera, non interpretano un ruolo ma restituiscono una scelta: continuare a formare, a sperimentare, a condividere. In platea, accanto al pubblico della città, ci saranno gli allievi, le famiglie, i colleghi, i tecnici. Le persone che ogni giorno animano aule, sale prova e laboratori. Il concerto sarà anche per loro, come momento visibile di un lavoro spesso invisibile, fatto di ore spese a preparare, ripetere, sistemare. Ogni dettaglio – un attacco preciso, uno sguardo d’intesa tra i musicisti, una dinamica ben costruita – racconta una scuola che non si limita a insegnare ma che prova a generare senso.

“Schools of Rock” tiene insieme esperienze diverse e le traduce in musica, senza effetti speciali. Un programma forte, diretto, che cerca la qualità e non l’effetto. La potenza è nella semplicità dell’idea: una band, una piazza, un repertorio che parla a tutti. E in questo equilibrio tra rigore e immediatezza si riconosce l’identità di una comunità che crede nella musica come parte del proprio modo di stare al mondo. Per chi ascolta, sarà un concerto da vivere. Per chi suona, un gesto che va oltre la performance. In entrambi i casi, sarà una serata che parla di Brindisi e della sua capacità – silenziosa ma tenace – di fare cultura a partire da ciò che ha: persone, strumenti, voglia di esserci.

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Barbara De Rossi è Circe: in piazza Duomo per “Verdi in Città” https://www.comune.brindisi.it/novita/barbara-de-rossi-e-circe-in-piazza-duomo-per-verdi-in-citta/ Tue, 29 Jul 2025 10:27:38 +0000 https://www.comune.brindisi.it/?post_type=notizia&p=3763 Barbara De Rossi in “Circe. Storia di una maga” – Domenica 3 agosto, Piazza Duomo, Brindisi Non è una dea, non è una strega, non è un’icona. È una voce. Che attraversa il tempo e, per […]

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Barbara De Rossi in “Circe. Storia di una maga” – Domenica 3 agosto, Piazza Duomo, Brindisi

Non è una dea, non è una strega, non è un’icona. È una voce. Che attraversa il tempo e, per una sera, trova spazio e forma sulla scena. Domenica 3 agosto, alle ore 21, in piazza Duomo a Brindisi, nello spazio antistante il Museo archeologicoFrancesco Ribezzo”, Barbara De Rossi porta in scena “Circe. Storia di una maga”, reading teatrale tratto dal romanzo di Madeline Miller. Alle ore 20.30 la compagnia incontra il pubblico. L’ingresso è libero. L’appuntamento è il quinto della rassegna “Verdi in Città”, organizzata dalla Fondazione Nuovo Teatro Verdi con il sostegno del Comune di Brindisi, in collaborazione con Puglia Culture e il Polo Biblio-Museale di Brindisi. A chiusura di serata, il pubblico potrà partecipare a una degustazione di vini a cura delle cantine “Otri del Salento” e “Vignuolo”.

Circe, figura ambigua della mitologia greca, è nota soprattutto per l’episodio omerico che la lega a Ulisse. Ma dietro la maga dell’isola di Eea si cela molto di più. A svelarlo è il romanzo di Madeline Miller, un bestseller internazionale che riscrive il mito dal punto di vista della protagonista restituendole dignità, complessità e parola. Una narrazione intima e potente che racconta Circe come donna prima ancora che come figura leggendaria.

Sul palco, Barbara De Rossi presta la voce a questo racconto con un’interpretazione asciutta, rigorosa, piena di sfumature. Niente orpelli, nessuna deriva declamatoria. Solo l’essenziale: parola, presenza, musica. L’attrice attraversa il testo con sensibilità abitandolo senza forzature, lasciando che il pubblico si avvicini alla protagonista attraverso un racconto che alterna dolcezza e durezza, slanci e ferite. Circe è voce che si rivela, che ricorda, che rivendica. Non chiede pietà ma attenzione.

Il progetto scenico è costruito con coerenza: pochi elementi visivi, la voce e il live electronics di David Barittoni che dialogano, luci pensate per sottolineare gli stati interiori più che creare effetti. La scena diventa così un’estensione dell’isola, un luogo sospeso tra la memoria e il presente, tra mito e coscienza. La musica – fatta di suoni arcaici, pause, frequenze che evocano la natura e il mistero – costruisce un contrappunto emotivo che potenzia le parole. Il risultato è un’atmosfera in cui ogni dettaglio contribuisce a restituire profondità alla figura di Circe.

La drammaturgia di Alessandra Pizzi segue l’evoluzione del personaggio: ninfa marginale nella gerarchia divina trasformata in strega per reazione al disprezzo, donna sola che impara a conoscersi e a difendere la propria identità. Il cuore del racconto non sta nei poteri magici ma nella lunga lotta per affermarsi in un mondo che non riconosce il diritto all’autonomia femminile. Una battaglia antica e attuale, che Barbara De Rossi restituisce con rigore interpretativo e maturità scenica.

Lo spettacolo è un’operazione culturale che coniuga letteratura, teatro e mito in una forma accessibile. La distanza tra personaggio e spettatore si assottiglia, si dissolve fino a trasformare la narrazione in esperienza. “Circe. Storia di una maga” è molto più di un semplice reading: è una discesa nei territori della solitudine, del rifiuto, della consapevolezza. È un invito a guardare da vicino un personaggio che, liberato dalla tradizione patriarcale, torna a parlare in prima persona.

In un’epoca in cui la riscrittura dei miti è diventata necessaria per comprendere il presente, questo spettacolo non pretende di dare risposte, ma semina domande. Chi è Circe oggi? Quali sono le sue magie? Quali le sue ferite? E quanto delle sue parole ci riguarda, davvero? Nel contesto della rassegna “Verdi in Città”, che alterna musica e teatro per restituire alla città spazi di ascolto e confronto, l’appuntamento restituisce un atto teatrale nel senso più nobile: raccontare con onestà, togliere invece che aggiungere, affidarsi al potere della parola. Circe torna. E questa volta, la voce è la sua.

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