Quando Brindisi scende in campo: il ritorno di “Ciàf”

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A venticinque anni dalla sua realizzazione, “Ciàf - La leggenda del Trofeo dei Giganti” torna sul grande schermo restituendo alla città di Brindisi un racconto che nasce dalle sue strade, dai suoi campi e dalla sua memoria collettiva.

Data pubblicazione:

17 Dicembre 2025

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Ciàf (01)

Descrizione

Un ritorno che guarda al passato con la consapevolezza di quanto alcune storie continuino a parlare al presente.

L’appuntamento è lunedì 22 dicembre alle ore 19.30 al Cinema Impero di Brindisi per una proiezione speciale a ingresso libero della versione restaurata e digitalizzata del cortometraggio scritto e diretto da Simone Salvemini, realizzata a partire dal nastro Betacam originale. L’iniziativa si avvale della collaborazione della società Valtur New Basket Brindisi e dei media cittadini NewspamAgenda BrindisiBrundisium.netBrindisi TimeSenza Colonne NewsBrindisi ReportBrindisi OggiL’Ora di Brindisi e Nuovo Quotidiano di Puglia, a conferma di un’attenzione condivisa da parte del mondo sportivo e dell’informazione cittadina verso un progetto che intreccia cultura, sport e identità.

La proiezione nasce con l’obiettivo di riportare al centro un’opera che ha saputo raccontare in modo originale una delle passioni più identitarie della città, il basket, trasformandolo in racconto popolare e memoria condivisa. Attraverso il linguaggio del cinema, “Ciàf valorizza luoghi, volti e storie della Brindisi sportiva, restituendo dignità narrativa a personaggi e interpreti come Emanuele Amoruso e Antonio CaiuloGiovanni SardanoRenato RubinoAlessandra LabateRossella RubinoRoberto TortoliniGiovanni Parisi e Antonio Cristofaro. In questo senso, il film si offre come strumento di lettura del territorio, capace di fissare un immaginario collettivo e di trasmetterlo alle generazioni successive mostrando come lo sport abbia contribuito a costruire relazioni, appartenenza e identità urbana.

Girato nell’estate del duemila, “Ciàf è un racconto ambientato in una Brindisi popolare e autentica, come quella del Villaggio Pescatori, in cui il basket smette di essere disciplina sportiva per farsi rito collettivo, linguaggio comune, spazio di riconoscimento. Al centro della narrazione il leggendario Trofeo dei Giganti, la sfida che da oltre un secolo oppone Ponentini e Levantini, due anime della stessa città, trasformandosi nel tempo in un appuntamento identitario in grado di attraversare generazioni, stagioni sociali e mutamenti urbani. Attorno a quel campo, reale e simbolico insieme, si sono avvicendate figure emblematiche della pallacanestro, campioni affermati e giocatori di dimensione nazionale e internazionale.

In questo scenario carico di memoria prende forma una squadra improbabile, composta da uomini diversi per età, fisico e carattere, legati più dall’appartenenza che dal talento. Tra loro c’è Totò, l’ultimo della rotazione, il meno appariscente, chiamato a confrontarsi con il peso delle aspettative e con un passato che sembra sempre pronto a riaffiorare. La vigilia della partita diventa per lui un tempo di crisi e di attesa, mentre attorno scorrono affetti, superstizioni, ironia e una filosofia quotidiana che trasforma il basket in metafora della vita, della caduta e della possibilità di rialzarsi. La proiezione del 22 dicembre diventa un atto di tutela della memoria audiovisiva del territorio, pensato per restituire al pubblico un’opera nata in un’epoca analogica e oggi nuovamente accessibile grazie alle tecnologie digitali. “Ciàf - La leggenda del Trofeo dei Giganti parla di gruppo e di solitudini, di padri e figli, di margini e improvvise centralità, mostrando come anche chi sembra destinato a restare indietro possa, nel momento decisivo, trovare il proprio spazio.

È un racconto che conserva intatta la sua freschezza e il suo legame con la città che lo ha generato, capace di dialogare con chi lo ha vissuto allora e con chi lo incontra oggi per la prima volta. Un’occasione per ritrovarsi attorno a una storia comune, nella quale cinema, sport e identità si tengono insieme senza forzature restituendo a Brindisi un frammento originale e riconoscibile della propria memoria collettiva.

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Ultimo aggiornamento: 17/12/2025, 18:10

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